giovedì 30 agosto 2012

George R. R. Martin, il nuovo must del fantasy

In questo periodo la mia blog-cronaca di libri è andata a rilento.
I miei lettori si saranno chiesti il perché.... (sono sicura che tutti i giorni vi domandavate: "ma come mai Euterpe non ci parla di un nuovo libro?"  [:P] ).
Non preoccupatevi, non ho certo interrotto la mia attività preferita, ma ho soltanto avuto, diciamo così, una attenzione mono-libristica...
Il tutto ha avuto origine l'anno scorso, mi trovavo per caso in una nota libreria di un noto centro commerciale, e mi sono imbattuta nello scaffale dei libri in offerta. Ed è stato così che ho fatto uno degli incontri più belli: ho conosciuto la bellissima, quasi infinita, saga fantasy di George R. R. Martin. 
Ora non voglio stare qui a farvi il copia in colla della vita ed opere di questo autore. Se volete sapere di più, leggete qui: http://it.wikipedia.org/wiki/George_R._R._Martin
Io vi vorrei parlare soltanto, si fa per dire, delle Cronache del ghiaccio e del fuoco (A Song of Ice and Fire).
I libri di questa saga, perchè di libri - i al plurale si parla, sono stati scritti a partire dal 1991 e il caro Martin ne sforna di continuo di nuovi, ancora!
Dall'inglese all'italiano sono catalogati con edizioni diverse e quindi i numeri totali cambiano.
Ecco, sempre grazie a wikipedia, una ricostruzione dei numeri e dei titoli:

Edizione originale Edizione italiana (tr. Sergio Altieri) - Mondadori Note
# Titolo Pag. Cap. Prima edizione # Titolo Prima edizione Volume unico
1. A Game of Thrones 694 73 Voyager Books (UK),
Bantam Books (USA), 1996
1. Il Trono di Spade Mondadori, 1999 Il gioco del trono, Urania - Le grandi saghe fantasy n.1, 2007
Il trono di spade. Il grande inverno, Mondadori - Le cronache del ghiaccio e del fuoco, 2011
Contiene un prologo e i punti di vista di otto personaggi
2. Il grande inverno Mondadori, 2000
2. A Clash of Kings 768 70 Voyager Books (UK),
Bantam Books (USA), 1998
3. Il regno dei lupi Mondadori, 2001 Lo scontro dei re, Urania - Le grandi saghe fantasy n.4, 2008
Il regno dei lupi. La regina dei draghi, Mondadori - Le cronache del ghiaccio e del fuoco, 2012
Contiene un prologo e i punti di vista di nove personaggi
4. La regina dei draghi Mondadori, 2001
3. A Storm of Swords 973 82 Voyager Books (UK),
Bantam Books (USA), 2000
5. Tempesta di spade Mondadori, 2002 Tempesta di spade - Parte prima, Urania - Le grandi saghe fantasy n.7, 2009
Tempesta di spade - Parte seconda, Urania - Le grandi saghe fantasy n.8, 2009
Contiene un prologo, un epilogo e i punti di vista di dieci personaggi
6. I fiumi della guerra Mondadori, 2002
7. Il Portale delle Tenebre Mondadori, 2003
4. A Feast for Crows 753 46 Voyager Books (UK),
Bantam Books (USA), 2005
8. Il dominio della regina Mondadori, 2006[2] Il banchetto dei corvi, Urania - Le grandi saghe fantasy n.9, 2010 Contiene un prologo e i punti di vista di dodici personaggi
9. L'ombra della profezia Mondadori, 2007[2]
5. A Dance with Dragons 1040 72 Voyager Books (UK),
Spectra Books (USA), 2011
10. I guerrieri del ghiaccio Mondadori, 2011[3] Contiene un prologo, un epilogo e i punti di vista di sedici personaggi
11. I fuochi di Valyria Mondadori, 2012[4]
12. La danza dei draghi -
6. The Winds of Winter[5] - - - - - - - -
7. A Dream of Spring[6] - - - - - - - -

Io sono arrivata fino ai "Fuochi di Valiria", quindi facendo il punto della situazione mi manca un libro per finire il vero V libro....perché "la danza dei draghi" ancora non è uscita in italiano.
Poi ci sarebbero altri due libri, che verrano spezzati pure quelli...e insomma facendo un pochino di conti matematici, fino adesso, almeno in forma materiale-cartacea,  ho letto 11 libri!
La morale di questa lettura è che sono letteralmente entusiasta e felice di queto nuovo mondo fantasy, tanto da non riuscire a leggere altro o da interrompere "le letture di mezzo", ogni qual volta esce un nuovo libro della saga.
Al di là delle lungaggine di macro-struttura, le Cronache del ghiaccio e del fuoco costituiscono, un nuovo - nuovo rispetto ai padri Tolkien & Co - importante approdo del fantasy contemporaneo.
Come ho scritto all'interno del Post, Lo spirito d'Euterpe, così come dice Milo Milani, “Ci sono dei personaggi che, quando li incontri, è per sempre". Per i personaggi di Martin questa massima è verissima.
Il mondo di riferimento è ovvimente un mondo altro, diciamo che è un'ambientazione molto medievale.
C'è il continente Occidentale, con i suoi 7 regni, comandati da vari lord che hanno giurato fedeltà al re che siede sul Trono di Spade. Le nobili case in questione sarebbero quelle degli  Baratheon, Stark, Lannister, Arryn, Tully, Tyrell e Martell e dei Greyjoy . Su tutti domina-dominiava-dominerà forse ancora la casa Targaryen.
Ogni casa ha il suo regno, la sua storia, il suo stemma e il suo motto di riferimento 
A nord del continente occidentale si erge la Barriera, un imponente muro di ghiaccio che protegge i Sette Regni dai pericoli provenienti dal profondo nord, in cui vivono i Bruti, giganti e gli Estranei.
Ad est del continente occidentale, oltre il Mare Stretto, c'è poi un continente chiamato Essos, dove vivono le popolazioni nomadi  dei Dothraki  e  dove fioriscono le Città Libere: Lorath, Braavos, Pentos, Myr, Tyros, Lys, Volantis, Norvos, Qohor. Poi ci sono Qarth, Asshai delle Ombre, Astapor, Yunkai, Meeren, Valyria, Vecchia e Nuova Ghis.
Le stagioni sono un pochino particolari: una primavera può durare una cosa come 10 anni, e poi arriva l'inverno, che ne può durare altrettanti.
La magia è presente, ma in modo marginale, c'è più che altro qualche strega,  ci sono sacerdoti del fuoco, poi  i figli della foresta (a metà tra elfi e folletti, ma sono morti quasi tutti), ci sarebbero dei para-zombi, i meta-lupi e i draghi.
Il leitmotiv imperante è dato dalle vicende delle varie case e personaggi che lottano per avvicendarsi nel così detto gioco, quello per il dominio del Trono di Spade. 

Ora raccontata così, verrebbere da dire: " E allora? Che c'è di nuovo?".
Il nuovo, a mio dire, è nello stile narrativo e di scrittura. La cronaca è divisa in capitoli, ognuno dedicato ad un personaggio diverso e la storia procede seguendo le storie dei vari personaggi.
Oltre a questo c'è quasi una sorta di fuoco ispiratore: ci sono lotte, duelli, amori, tradimenti, sofferenze, matrimoni, fughe, guerre, banchetti, tutti raccontati in modo sublime, senza mai annoiare. 
I cattivi sono tutti belli e biondi, e i buoni sono o figli-bastardi o esiliati dal loro posto di diritto.
Il bene e il male della vita dell'essere unamo, è rappresentato così, allegoricamente in un continuo alternarsi di ambientazioni e personaggi, di valori e opinioni.
Ogni luogo ha la sua particolarità, cambiano le lingue, i costumi, il cibo, le storie.
Ogni volta sembra di andare a visitare un mondo diverso, pur trovandosi immersi in un solo grande mondo immaginario.
Non esiste un antefatto. La storia non inizia con un "c'era una volta il mondo Occidentale", ma si è immersi nell'immediato tra ranger e freddo, tra meta-lupi e Stark. Solo col tempo, si arriva a capire l'origine del tutto, a flash-back, ma sempre tramite il racconto dei personaggi. E la cosa sconvolgente è che tutto è descritto talmente bene che, in mezzo a tutti questi nomi, in mezzo a tutte queste casate, in mezzo a tutti questi luoghi, non  si perde il filo.... si riesce ad orientarsi e a capire tutto.

Ho aspettato a parlarvi di questa saga fantasy, perché volevo arrivarne alla fine, ma per forza di cose, dato che la fine ancora non esiste, non ho un giudizio finale da esprimere.
Vi posso dare un parere intermedio: vale veramente la pena di essere letto, io ne sono rimasta affascinata,  e sono qui incollata, nell'attesa di capire come andrà a finire.

Per coloro i quali si ritrovano ad essere scettici, o troppo poco pronti a leggere così tanto,  un suggerimento:
-   alla saga è seguita una serie TV meravigliosa, fatta magnificamente, la cui scenaggiatura è curata dallo stesso Martin....ecco qui alcuni riferimenti:


E se ancora non vi ho detto abbastanza ricordatevi che... come dice Cersei Lannister:

« When you play the game of thrones, you win or you die. »


Come sempre buona lettura!




martedì 28 agosto 2012

Alla Luna: un tributo a Neil Armstrong:

In questi giorni, dopo l'atterraggio del Curiosity su Marte, si è tornati a parlare della possibilità di nuove missione spaziali, con destinazione Marte....
La cosa è di per sé entusiasmante e sconcertante allo stesso tempo.
Ci entusiasmiamo perché la conquista dello Spazio e la comprensione dell'ignoto sono una delle mete a cui l'essere umano aspira, da che è in questo mondo.
Ci sconcertiamo, un poco, perché di fronte a tante povertà terrene, a volte ci domandiamo se non sarebbe più opportuno investire i soldi connessi a possibili spedizioni, scoperte, ricerche, in un altro modo.

In attesa di capire quale sia l'approccio migliore e auspicabile, mi faceva piacere, traendo spunto dalle recenti nuove notizie, rendere omaggio a un Astronauta famoso:  Neil Armstrong, recentemente scomparso.
A lui, che insieme ad altri suoi pari, è riuscito a soddisfare il sogno di arrivare sulla luna, vorrei dedicare un piccolo omaggio in stile Euterpe.

Le stelle intorno alla luna bella
nascondono di nuovo l'aspetto luminoso,
quando essa, piena, di più risplende sulla terra..
.

Saffo


Alla Luna

O graziosa luna, io mi rammento
Che, or volge l’anno, sovra questo colle
Io venia pien d’angoscia a rimirarti:
E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
Il tuo volto apparia, che travagliosa
Era mia vita: ed è, né cangia stile
O mia diletta luna. E pur mi giova
La ricordanza, e il noverar l’etate
Del mio dolore. Oh come grato occorre
Nel tempo giovanil, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corso
Il rimembrar delle passate cose,
Ancor che triste, e che l’affanno duri!


G. Leopardi


Ed ecco la traduzione di questa immortale canzone dei Police:

Walking on the moon

Passi da gigante sono quelli che hai fatto
Camminando sulla luna
Spero che le mie gambe non si rompano
Camminando sulla luna
Possiamo camminare per sempre
Camminando sulla luna
Possiamo vivere per sempre
Camminando su, camminando sulla luna

Ritornando a piedi da casa tua
Camminando sulla luna
Ritornando a piedi da casa tua
Camminando sulla luna
I piedi a stento toccano il suolo
Camminando sulla luna
I miei piedi facilmente on fanno rumore
Camminando sulla luna

Qualcuno può dire
Io mi auguro di vivere a lungo
Affatto
E se questo è il prezzo che devo pagare
Qualcuno si ferma
Domani è un altro giorno
Tu dici
Posso giocare così bene

Passi da gigante sono quelli che hai fatto
Camminando sulla luna
Spero che le mie gambe non si rompano
Camminando sulla luna
Possiamo camminare per sempre
Camminando sulla luna
Possiamo vivere per sempre
Camminando su, camminando sulla luna

Qualcuno può dire
Io mi auguro di vivere a lungo
Affatto
E se questo è il prezzo che devo pagare
Qualcuno si ferma
Domani è un altro giorno
Tu dici
Posso giocare così bene

Police

La bellezza di riuscire ad arrivare, "là dove nessun altro uomo è mai giunto prima", può essere eguagliata solo dalla forza della poesia.
Se penso che qualcuno ha fatto delle aspirazioni poetiche, una missione scientifica, oltre che una meta fisica, non posso che restare allibita.

Così Euterbe celebra un uomo.

Ecco qui come poter approfondire notizie ed opinioni: http://attivissimo.blogspot.it/2012/08/neil-armstrong-miniguida-per-evitare.html

sabato 25 agosto 2012

Bionda artigianale, dal gusto un po' amaro, con aroma di caramello



Prendi una sera d'estate.

Prendi un piccolo borgo toscano.

Guarda il paesaggio di colline e olivi.

Senti il gusto delle cose fatte a mano,

Assapora aromi e bollicine.

Ascolta i musici e guarda i giullari.

Vivi sotto il cielo.

Ecco la magica atmosfera che ho vissuto ieri sera, per caso, per le strade del Borgo di Artimino.
Recatami in loco per sfuggire dal caldo e mangiare i buoni salumi e formaggi di un circolino doc, in compagnia di vento e cipressi, ho potuto imbattermi in una piacevolissima e dissetante sorpresa: il Festival della Birra Artigianale.
E così mi sono ritrovata a gironzolare tra gli stand, in un atmosfera tutta medioevale, ad assaggiare birre di ogni tipo, rigorosamente "fatte a mano"!
Gli espositori, tutti vestiti di panni antichi, ti parlavano delle loro creazioni, descrivendone i sapori e gli aromi.
C'erano le rosse e le bionde, le birre fruttate o caramellate, quelle al doppio malto o quelle al farro.
Il tutto intervallato da spettacoli medioevali: musici, giullari, saltimbanco e tombola medioevale.
La serata è stata davvero bellissima e mi ha fatto piacevolmente riflettere su un nuovo trend economico: la produzione di birra artigianale!
Ultimamente, infatti, mi è capitato spesso di assaporare birre artigianali, e ne sono rimasta soddisfatta. Primariamente perché sono un modo diverso di consumare un prodotto, contro tendenze eccessivamente global, ma secondo un criterio di valorizzazione di un territorio (spesso sono utilizzati orzo e luppolo locali). Secondariamente perché hanno un'aroma migliore e non sono eccessivamente "gassate", sono insomma più fluide, e quindi più buone da gustare.
Infine bevendole, si rimane legati, in un modo speciale, al luogo in cui sono state prodotte.
Di solito non uso il mio blog per fare pubblicità, ma per descrivere meglio le birre che ho bevuto, non posso non fare riferimento ad alcuni produttori:
- La Ramata: una belgian dubbel, fatta da una miscela di malti, alcuni caramellati, made by Bottega 33;
- La Sibilla: birra in stile Fata, bionda delicata e floreale, capace di trasmettere percezioni e risonanze di cristallina purezza, made by Birrificio le Fate;
- La birra dell'Isola d'Elba, francamente non ricordo il tipo che ho bevuto, ma era con il farro, made by Birra dell'Elba;
- La Buonamici, color rosso rubino, schiuma pannosa, made by Borgo al Cornio;
Altri erano poi i produttori presenti....il Birrificio Math, il Piccolo Birrificio Clandestino, il Bad Attidude, che aveva le bottiglie con la grafica più carina di tutte ( si sa che una donna guarda anche questo), la Desmund, Il Bovaro, l'Acribirrificio.
State tranquilli, non sono riuscita, ahimè, a berle tutte, e l'ho fatto tramite piccoli assaggi. Ho insomma bevuto con prudenza, ma gustando ogni bollicina!

Se ho stuzzicato il vostro interesse, e vi ho fatto venire un po' di sete, vi ricordo che l'evento ad Artimino dura fino al 26 agosto, e che il team di Cervogia Fest, organizza altre due tappe: dal 28 al 30 Settembre a Rocca di Serravalle Pistoiese e dal 5 al 7 Ottobre al Castello di Monteriggioni.

Unire un segreto antico ad un modo diverso di fare economia è un modo nuovo di guardare all'artigianalità! Se il tutto viene miscelato con maestria a scenari d'altri tempi, la fermentazione non può che produrre ottimi risultati!

E così come scriveva William Shakespeare, "For a quart of ale is a dish for a king"!!!!!!


L'articolo costituisce materiale per la candidatura a fare parte del Team Florens e che il tema o soggetto dell'articolo è compreso tra quelli che verranno discussi a Florens 2012: www.fondazioneflorens.it

venerdì 24 agosto 2012

Batman forever

Ebbene sì, da brava nerd quale sono, mi sono lasciata prendere dall'enfasi fantastico-commerciale e sono andata a vedere l'ultimo film di Batman: The Dark Knight Rises....
Le vicende di cronaca nera  che hanno inaugurato l'anteprima del film per mano di un pazzoide sono tragicamente note a tutti, e tuttavia il film vale la pena di essere visto!
La trilogia di Christopher Nolan si conclude, così almeno sembra, dopo 165 minuti di tensione, passione, botti e schianti, belle tutine e climax crescenti. 
Il film inizia lento: Bruce è in crisi, perché la sua Rachel è morta e perché tutti lo accusano, o meglio accusano Batman, di aver ucciso Harvey Dent, che in effetti non uccide, ma soltanto lascia morire, ma solo perché nel frattempo era diventato Due Facce e stava per uccidere il figlio del commissario Gordon....
Poi succede l'inaspettato: una splendida ladra, interpretata da Anne Hathaway e di nome Selina Kyle (una bellissima cat-woman rivisitata, senza coda, ma solo con una bella tutina e occhialini infrarossi che diventano simil-orecchie da gatta), si introduce in casa sua rubando il filo di perle della madre e non solo....
È per questo motivo che Batman ritorna in pista, non senza dolore.


Insomma 10 + a tutto: alla trama, agli attori, ai tempi e ai ritmi di narrazione!
Poi è un escalation di avvenimenti e si introduce il nuovo super-cattivo della serie: Bane!
 Mostro di muscoli e maschera, dalla voce metallica e dal 'physique du rôle', molto più  du rôle' di Batman. La trama si infittisce e ne succedono delle belle, che però non vi racconto....
Mi limito a dire che il super cattivo, poi non è tanto cattivo, perché c'è un altro personaggio, ancora più cattivo che agisce nell'ombra....etc, etc, etc, in vero stile film-batman!
Infine il film torna indietro: ai traumi infantili di Bruce e al suo incontro con Ra's al Ghul.
Anche a questo giro Gotham City rischia di essere distrutta, ma un eroe oscuro, il nostro cavaliere della notte risorto, la salva, ovviamente!
Il finale è poi inatteso e buffo....insomma alla fine Batman diventa cittadino onorario di una città......e poi forse arriva anche Robin......


Di più non vi dico, vi lascio alla suspance....


Insomma la trilogia di Christopher Nolan è a mio dire la migliore, tra i tanti film ispirati  alla storia di   Batman, e ci fa dire Batman Forever....non l'altro film però.

Come sempre, buona visione!

mercoledì 22 agosto 2012

Tv e dintorni, tra moda e tocco di classe....

Certe volte, facendo zapping in qua e in là, capita di incappare in un bel programmino che non ti aspettavi, che ti solletica e che ti piace talmente tanto da diventare un piacevole appuntamento fisso.
Mi è capitato così di vedere un programma davvero carino su la7d che si chiama "Buccia di Banana".
Condotto da Giusy Ferrè, è un docureality che aiuta le varie buccie di banana di turno a vestirsi secondo i propri talenti, valorizzando  il bello che ognuno ha in sè.
Due coppie di stylist prendono in cura una buccia, che non si sa vestire e le insegnano cosa significa essere alla moda, senza seguire la moda, ma arrivando a conoscerla per utilizzare i giusti strumenti che rendono una persona bella.
Il programma è così articolato: gli stylist si presentanto a casa della richiedente-aiuto e ne visualizzano il contenuto degli armadi, in modo esilarante!
Dopo aver radiografato quello che non va, portano la buccia a fare shopping e le fanno vedere quali sono i capi, i colori e gli stili che meglio le si confanno.
Scelto il look le due buccie di turno si presentanto davanti al giudizio di Giusy Ferrè che decreta il vincitore, con il premio della pubblicazione della loro foto sulla rubrica della giornalista.....
Il tutto è intervallato da piccoli docu-moda: l'ultimo stite delle vip di turno, la storia della moda francese, il vintage, etc.
Il programma riesce a trasmettere le emozioni delle buccie, che diventano bellissime, perchè imparano ad amarsi e a capire come fare a prendersi cura di sè.
E il bello è che alla fine tutti capiscono che la bellezza, quella vera, non sta nell'apparire alla moda, ma nell'usare la moda per prendersi cura di sè, compiacendosi un pochino....


Se sono riuscita a stuzzicare la vostra curiosità, ecco qui un altro aiutino:


L'articolo costituisce materiale per la candidatura a fare parte del Team Florens e che il tema o soggetto dell'articolo è compreso tra quelli che verranno discussi a Florens 2012: www.fondazioneflorens.it

martedì 21 agosto 2012

"Maremma Toscana, che bellezza!!!!"

Maremma di qua, maremma di là, e sopratutto "maremma in su e in giù"!
Quante volte questo intercalare viene utilizzato, anche con espressioni più colorite dagli autoctoni toscani?
 Infinite volte, credo!
 Eppure il termine "maremma" non è solo un intercalare, ma indica una aerea geografica precisa che si trova tra la Toscana ed il Lazio.
Si tratta di una terra selvaggia, fatta di colline di grano, viti e cipressi, pascoli di pecore e balle di fieno.
Cavalli bruni, mulini al vento alla far west, mucche bianche bellissime, immote e solenni, che ruminano tra campi immensi, sotto un cielo terso.
La maremma è anche di più: un mare blu-cristallino, laguna e una lunga pineta.

Anche Dante ne parlava nei suoi celebri versi, individuando così i confini di questa terra:


« Non han sì aspri sterpi né sì folti
quelle fiere selvagge che 'n odio hanno
tra Cecina e Corneto i luoghi cólti. »

Dante Alighieri
Inferno, XIV CANTO

Di ritorno da una bella vacanza non posso non parlare delle bellezze del paesaggio e delle sue attrattive, raccontando passo dopo passo gli itinerari percorsi.
Partendo da Prato, mia città natale, ho percorso la superstrada interna che da Firenze porta a Siena, per poi proseguire in direzione Grosseto, fino a raggiungere la meta di Magliano in Toscana.
Questo borgo mi ha letteralmente incantata.
Si tratta di un bel paesino incorniciato tra colli color di grano e cinto da mura imponenti, alte e massicce, di epoca medievale.
Il paesino è pieno di vita ed è piacevole da vivere, ci sono enoteche e ristoranti che offrono piatti prelibati toscani. La specialità culinaria tipica è l'acquacotta: una specie di zuppa di pane raffermo, con aggiunta di verdure e di odori, uova in camicia, pecorino e olio d'oliva extra vergine.
Procedendo da Magliano in direzione mare ci sono molte mete da vedere, più culturali oppure paesaggistico-marittime.
In primis non può mancare una visita ai ruderi del Monastero di San Bruzio. Davvero una suggestiva visione: pietra antica, pezzi di cielo tra il tetto caduto, il tutto incorniciato da campi di olivi e balle di fieno.
Procedendo in direzione Albinia si può scegliere di andare verso Grosseto e fermarsi a Talamone, o seguire verso sud e visitare, spaparanzati al sole, le spiaggie della Gianella e della Feniglia. In particolare la seconda è davvero bellissima, un lembo di terra tra la laguna e il mare, costeggiata da una lunga pineta, sede della Riserva Statale della Duna Feniglia. La Feniglia è da definire come una piscina naturale, perchè l'acqua è bassa e cristallina e la pineta, con suo cri-cri costante, offre riparo dalle ore più calde e ha sorprese naturalistiche: cerbiatti tranquilli che camminano accanto a turisti attoniti e carichi di ombrelloni e asciugamani, brulicando mansueti.

Altra spaiggia da non perdere è quella di Marina di Alberese, situata all'interno del Parco Naturale della Maremma. Incantevole è sopratutto la strada di accesso, dritta e lunga, tra alti pini, costeggiata da colline tipicamente mediterannee da un lato e campi e pascoli dall'altro lato.
Altra meta è l'argentario: Porto Ercole e Porto Santo Stefano, da dove vi potrete imbarcare per gite fuori porta, anche di un solo giorno, in direzione Isola del Giglio e Giannutri.
Per intervallare le giornate di mare, e non correre il rischio di annoiarsi di tanta bellezza, è auspicabile rientrare all'interno e visitare prima Pereta e poi Scansano, due borghi altrettanto belli!
E quando alla fine della vostra vacanza dovrete tornare indietro, allora non potrete non recarvi a Castiglion della Pescaia: paesino di mare, con i suoi negozietti e porticciolo, mura e fortezza in cima al cucuzzolo, con una vista mozzafiato sull'intera Maremma, mare e isole. E quando sarete lassù, anche se cotti dal sole non potrete non esclemare: "Maremma Toscana, che bellezza!!!!".
Se poi dovrete rientrare nelle  città del nord della Toscana, un percorso alternativo potrebbe essere, infine, il seguente: da Castiglion della Pescaia seguire verso nord in direzione di Follica, per poi deviare all'interno verso Massa Maritta. Potrete così conoscere una piccola Siena in miniatura, dotata di un Duomo bellissimo di travertino e serpentina. 

Dopo questa breve tappa, segunedo per Siena potrete trovarvi di fronte, dopo alcuni chilometri la chiesa di San Galgano....poi arrivate a Siena e dopo ancora Firenze.

Insomma uno splendido percorso a ritroso, che vi consolerà un pochino del bel mare che vi siete lasciati alle spalle.
Un viaggio bellissimo, a pochi passi da casa, tra mare e terra, sotto il cielo maremmano!


L'articolo costituisce materiale per la candidatura a fare parte del Team Florens e che il tema o soggetto dell'articolo è compreso tra quelli che verranno discussi a Florens 2012: www.fondazioneflorens.it