giovedì 18 ottobre 2007

"Seta" arriva sugli schermi...

Un altro capolavoro del mito Baricco arriva sugli schermi....si tratta della trasposizione del bel romanzo "Seta" che attualmente è in produzione....
La vicenda è quella di Hervé Joncour, un commerciante francese di bachi da seta, che si trova ad effettuare regolarmente un lungo viaggio verso il paese del Sol Levante per acquistare i bachi che producono la seta più pregiata, a causa di virulenti batteri che colpiscono le coltivazioni francesi. Convinto a fatica da un amico, una volta giunto in Giappone Hervé sarà irresistibilmente attratto dalla giovanissima geisha di un nobile del luogo. L'amore tra Hervé, felicemente sposato, e la donna, di origini occidentali, si profila da subito tormentato e maledetto.

mercoledì 17 ottobre 2007

La battaglia di Anghiari


Fu combattuta il Mercoledì 29 giugno dell’anno 1440 dai Fiorentini guidati da Michelotto Attendolo e Giampaolo Orsini sui milanesi condotti da Niccolò Piccinino. La battaglia ebbe un rilevante seguito a quel tempo e segnò una vittoria importante per i fiorentini. Si combattè alle pendici della città di Anghiari che era ed è un bellissimo borgo medievale, attualmente in provincia d'Arezzo....(molto carino da visitare con le sue alte mura, i giardinetti tra le vecchie case in pietra e i gatti morbidosoni...) Nella città è ospitato un museo che celebra appunto quell'evento, ma che soprattutto da omaggio all'opera del grande Leonardo da vinci a cui fu commissionato di dipingere gli avvenimenti bellici di cui vi ho parlato....ed è qui che comincia la storia.....Infatti a Leonardo fu commissinato di rappresentare il dipinto a Palazzio Vecchio e, dovendo rivaleggiare con Michelangelo, a cui era stato commissinato di dipingere la Battaglia di Cascina, nella medesima sala del Palazzo, volle sperimentare una nuova tecnica, l'encausto, che richiedeva tempi e modalità diverse da quelle dell'affresco, e che permettavano al maestro di mettere in atto sia pittura che scienza.....
Ora si dice che il dipinto fosse davvero stupefacente....ma accadde qualcosa.....il dipinto non si asciugò, nonostante gli enormi braceri che il maestro aveva fatto mettere vicino alla parete, la pitturà colò e il suo lavoro andò distrutto....
L'immagine che vedete è una parte del dipinto di Vittoria Clerici, Leonardo Scomparso, acrilici, olio e areografo digitale su tela, 220 x 620 cm., 2000, che ripropone il dipinto di Leonardo così come forse era dopo essersi deturpato, ma non solo i tratti confusi sanno ricreare pienamente l'atmosfera della battaglia......

Lisa



mercoledì 10 ottobre 2007

La leggenda di Earthesea

Allora allora per chi si fosse preuccupato per il fatto che non avevo più recensito più nessun libro.....nessuna paura, perchè rimedio subito. Infatti in questo periodo sono stata impegnata in una lettura piuttosto impegnativa appunto.....soprattutto per la lunghezza: 832 pagine sono un pò tante. Ma comunque ci sono riuscita, per fortuna. Sto parlando della Leggenda di Erthsea di Ursula K. Le Gum. Uno splendido fantasy, alternativo ai classici fantasy che ho rischiato di lasciare incompiuto perchè il primo libro è piuttosto arduo da leggere...
Dunque il librone è diviso in cinque libri, io avevo la versione "totale", ma per chi fosse interessato a legerlo consiglio l'edizione staccata, i libri in ordine sono:

  1. IL MAGO DI ERTHSEA
  2. LE TOMBE DI ATUAN
  3. LA SPIAGGIA PIU' LONTANA
  4. L'ISOLA DEL DRAGO
  5. I VENTI DI ERTHSEA
La storia è meravigliosa sul serio, si arriva forse ad eguagliare il maestro Tolkien.
Il mondo in questione è fatto di terra e mare: isole solitarie raggruppate qua e là con intorno lo sconfinato oceano. Il mare, la terra, il vento e il sole sono quindi i protagonisti assoluti. Poi si aggiungono gli umani: i Karg e gli Hardesi, i Maghi di Roke, e i Draghi......
Verrete travolti letteralmente dalle avventure dell'arcimago Sparviero, della sacerdotessa di Atuan Tenar, dalle imprese del re Lebannen e della donna-drago Tenahu.....e Kalessin l'Antichissimo.
Tra mare e cielo una storia bellissima dove la magia si mischia al coraggio, dove il vero nome è il dono e il punto di partenza più grade per esercitare la magia, e dove più di tutto conta l'equilibrio tra le cose viventi. E' un libro pieno di morale: la scelta tra il bene il male, la rinuncia della superbia per abbraccire l'umiltà; lo scontro e l'incontro tra culture e credi diversi; il confronto uomo-donna.........
Insomma una storia bellissima vissuta tra isole e mare.

Per chi poi non avesse voglia di leggersi 832 pagine......è stato fatto un tentativo di trasporre il libro in un unico film-cartone made in Giappone, che non è malvagio. La storia però mischia insieme, in un unica i singoli cinque libri facendo un pò un polpettone.....
ad ogni modo per gli interessati........

venerdì 5 ottobre 2007

Un tributo al Poeta con la P maiuscola



L'infinito

Sempre caro mi fu quest'elmo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovramuni
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morti stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.



E' uno dei poeti più importanti della nostra letteratura, il più triste forse della storia della poesia, colui che fu preso da esempio dal filosofo Schopenauer (non sono sicura se scrive così, e mi fa fatica controllare...) per poter meglio spiegare la sua filosofia.....sto parlando ovviamente di Giacomo Leopardi. Di lui si può dire tutto e tanto, si può odiare o amare; è certo il poeta del dolore e forse quello del non vivere, ma è un grande poeta che grandiosamente ha saputo esprimere le sue emozioni in poesia in modo sublime.
Io non so commentare da critica le sue poesie, le ho studiate e ristudiate spesso, come tutti, ma se c'è una cosa che ho imparato dopo cinque anni di liceo classico è che le poesie hanno un suono, un ritmo, un significato e tutto queste cose sono solo lo specchio di un sentimento, un messaggio e una emozione. Ecco secondo me Lui ha saputo fare tutto questo. E quando si legge le sue poesie più delle figure retoriche e delle parole forbite conta saper assaporare la musica del suo canto. Punto.La poesia che più amo di Leopardi è L'infinito. E mi parrebbe un vero affronto non riportarla in questo blog che porta il nome della musa della poesia lirica.Perdonatemi se mi sono presa la libertà di sottolinearne alcune frasi e parole.
Ora non sto a fare l'analisi del testo, perché io voglio solo leggere questa poesia, e solo voglio sentirne le emozioni e i suoni, però è questo il canto che sa parlare del sogno, di quello che immaginiamo e ci rianima, di quello che c'è al di la del tutto e che appunto è L'infinito.

Lisa