sabato 24 marzo 2012

Quando la chitarra sembra suonare come mille strumenti messi insieme

Si sa che la poesia è un'arte sublime, capace di esprimere emozioni attraverso giochi di parole e rime.

Esiste, però, un altro tipo di arte: la musica, che riesce spesso a superare la poesia.
Ritmo e melodie si uniscono in modo tale da fare della musica uno stato poetico di passione e suoni.
Ho scoperto di recente un posto dove tutto questo è espresso dal suono di un solo strumento: la chitarra acustica. Generalmente la chitarra è considerato uno strumento minore, da strimpellatori per prati o spiagge. Ed invece riesce ad offrire una possibilità di modi di suonare pressoché infiniti. E' uno strumento dalla potenzialità immensa: a seconda di come si accorda cambia la posizione delle note.
Esiste poi una scuola di pensiero musicale che ha esaltato e potenziato gli usi della chitarra, sto parlando del fingerstyle (letteralmente "stile del dito"). E' una tecnica usata per suonare la chitarra o altri strumenti a corda, usando le punte delle dita o le unghie al posto del plettro.
A Serpiolle, in un piccolo circolo sopra Firenze, si trova uno dei templi italiani del fingerstyle. E' un folk club intitolato in onore di un pezzo di Giovanni Unterberger, che è appunto "Six Bars Jail" (http://sixbarsjail.it/).
Vi si esibiscono chitarristi di fama internazionale e vi posso garantire che le emozioni trasmesse sono davvero sublimi. Vi si respira sempre un clima di amicizia oltre che alla voglia di condividere la passione per la chitarra e per il fingerstyle.
Mi è capitato di ascoltare alcuni celeberrimi chitarristi, italiani e non, capaci di esprimere con questa particolare tecnica i più svariati generi musicali, dal blues al folk, dal celtico ad arrangiamenti spettacolari di canzoni pop. Usano la chitarra come nulla, cambiando accordi e note, suonando come se avessero in mano mille chitarre insieme o appena una sola corda. A volte sembra di sentire suonare una intera orchestra, altre sembra che la chitarra riesca a cantare, come una persona.
Io non mi intendo tanto di musica, ma la amo tanto e vi posso dire, con tutta onestà, che ne vale davvero la pena.

Se ho stuzzicato la vostra curiosità ecco qui un piccolo input:


martedì 20 marzo 2012

Un forno pieno di cose buone sul cucuzzolo

Parlando di mete mangereccie, potendosi concedere una giratina breve, mi viene da pensare al Forno Santi di Migliana, recentemente preso in gestione dalla famiglia Pagli.
Il forno di cui parlo si trova a Migliana, piccola e carina borgata che troverete percorrendo la provinciale per Vaiano nella Provincia di Prato. Ecco qui alcune indicazioni su Migliana: http://www.prolocomigliana.it/index.html

Il forno è noto per la sua schiacciata, che esce calda ogni giorno,  in più ore diverse, portata su una trave di legno dai due fornai Alessandro e Stefano. La potrete gustare ai ciccioli, "liscia" o ripiena dei più gustosi e "unti" salumi tipici toscani. Io vi suggerisco la schiacciata ripiena al lardo di colonnata che è veramente sublime. 
Oltre al salato vi potrete deliziare con una svariata gamma di biscotti. I più famosi sono quelli ripieni di cioccolata, con "tocchettoni" grandi e neri. Ci sono poi i brutti-boni, quelli all'anice, quelli nocciole e farina di castagne e sopratutto quelli al cioccolato bianco con la pasta di cacao neri: BUONISSIMISSIMI.
I locali del forno sono stati recentemente rinnovati. Potrete gustare tali delizie in deliziosi salette con viste sulla vallata o nella terrazza sottostante il forno. D'estate starete al fresco e d'inverno vi riscalderete  grazie alla nuovissima stufa.
Dopo o prima vi potrete dilettare anche con alcune passeggiate in quei di Migliana, immersa in boschi bellissimi. Il forno è aperto tutte le domeniche. 

A tutti Buone Delizie.

"Per pochi immortali, la maggioranza deve morire": Ogni 3,6 secondi qualcuno muore di fame, e 3/4 di essi sono bambini sotto i 5 anni.

Da poco è uscito sugli schermi un film interessante, che magari a prima vista può essere considerato come il solito filmetto spari e schianti.....
In Time di Andrew Niccol, con Justin TimberlakeAmanda SeyfriedCillian MurphyVincent KartheiserOlivia Wilde, invece mi ha piacevolmente colpito per il messaggio metaforico che trasmette.
Il mondo di riferimento è dato da una razza umana, modificata geneticamente, che non può invecchiare.
Si cresce fino a 25 anni, poi si smette di invecchiare e si inizia a correre, perché da quel momento in poi il tempo va comprato. La valuta di scambio è il tempo. Si viene pagati e si compra tutto con il tempo: una corsa sull'autobus, cibo, tutto si paga col proprio tempo. E se non si riesce ad accumularne abbastanza si muore. Come sempre accade ci sono persone che vivono alla giornata, altre invece che sono praticamente immortali. Il bene valore, in questo caso il tempo, è concentrato nelle mani di pochi....
Nel film poi il bellone di turno Justin Timberlake riuscirà a scardinare gli equilibri, etc, etc, etc. La trama e l'evoluzione del film è abbastanza scontata, ma il messaggio per niente.

Quanti nel mondo vivono alla giornata? Quante persone non sanno se arriveranno a domani? Quanti sono i pochi "immortali"?
Se guardiamo le recenti statistiche possiamo ben vedere che la differenza tra ricchi e poveri sta aumentando. Pochi nel mondo se la passano alla grande, altri no. E non parlo solo di mega-miliardari.
Parlo di interi sistema-paese contro altri. Europa, America del nord, pochi paesi asiatici e africani contro il resto del mondo. 



Riporto qui alcuni dati significativi, tratti da un altro articolo (http://ilporticodipinto.it/content/20-statistiche-sulla-distribuzione-della-ricchezza):


  1. Secondo la UN Conference on Trade and Development (Conferenza dell’ONU su Commercio e Sviluppo), il numero di “paesi meno sviluppati” è raddoppiato negli ultimi 40 anni.
  2. I “paesi meno sviluppati” hanno speso 9 miliardi di dollari per importazioni di alimenti nel 2002. Nel 2008 questa cifra è salita a 23 miliardi di dollari.
  3. Il reddito medio pro-capite nei paesi più poveri dell’Africa è sceso a 1/4 negli ultimi 20 anni.
  4. Bill Gates ha un patrimonio netto dell'ordine dei 50 miliardi di dollari. Ci sono circa 140 paesi al mondo che hanno un PIL annuo inferiore alla ricchezza di Bill Gates.
  5. Uno studio del World Institute for Development Economics Research (Istituto Mondiale per la ricerca sull’economia dello sviluppo) evidenzia che la metà inferiore della popolazione mondiale detiene circa l’1% della ricchezza globale.
  6. Circa 1 miliardo di persone nel mondo va a dormire affamato ogni notte.
  7. Il 2% delle persone più ricche detiene più della metà di tutto il patrimonio immobiliare globale.
  8. Si stima che più dell’80% della popolazione mondiale vive in paesi dove il divario fra ricchi e poveri è in continuo aumento.
  9. Ogni 3,6 secondi qualcuno muore di fame, e 3/4 di essi sono bambini sotto i 5 anni.
  10. Secondo Gallup, il 33% della popolazione mondiale dice di non avere abbastanza soldi per comprarsi da mangiare.
  11. Mentre stai leggendo questo articolo, 2,6 miliardi di persone nel mondo stanno soffrendo per mancanza di servizi sanitari di base.
  12. Secondo il più recente “Global Wealth Report” di Credit Suisse, lo 0,5% di persone più ricche controlla più del 35% della ricchezza mondiale.
  13. Oltre 3 miliardi di persone, quasi la metà della popolazione mondiale, vive con meno di 2 dollari al giorno.
  14. Il fondatore della CNN, Ted Turner, è il più grande proprietario terriero privato negli Stati Uniti. Oggi, Turner possiede circa 2 milioni di acri [più di 8.000 Km quadrati - NdT] di terra. Questa quantità è maggiore dell’area del Delaware e di Rhode Island messe assieme [come l’intera superficie dell’Abruzzo - NdT]. Turner peraltro invoca restrizioni governative per limitare a 2 o meno figli per coppia nell’ottica di un controllo della crescita demografica.
  15. 400 milioni di bambini nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile.
  16. Circa il 28% dei bambini dei paesi in via di sviluppo sono considerati malnutriti o hanno una crescita ridotta a causa della malnutrizione.
  17. Si stima che gli Stati Uniti detengano circa il 25% della ricchezza totale del mondo.
  18. Si stima che l’intero continente africano possegga solo l’1% della ricchezza totale del mondo.
  19. Nel 2008 circa 9 milioni di bambini sono morti prima di compiere i 5 anni. Circa 1/3 di tutte queste morti è dovuto direttamente o indirettamente a scarsità di cibo.
  20. La famiglia di banchieri più famosa al mondo, i Rothschild, ha accumulato montagne di ricchezza mentre il resto del mondo è stato intrappolato nella povertà.
"Quanto tempo ti è rimasto?"

"Solo un giorno!"
"In un giorno si possono fare tante cose!" 

I film, lo sappiamo, sono ben lontani dalla realtà. A volte però è bello poter sognare che le cose possano cambiare e se un filmetto spari e schianti ci può aiutare a riflettere un poco, ben venga!!!!!



domenica 18 marzo 2012

Un anno dopo, 150 anni dopo.

Dopo infinite polemiche, discussioni e dibattiti vari è stato festeggiato, l'anno scorso il 150esimo anniversario dall’Unione di Italia. Il 17 Marzo è stato dichiarato festa nazionale, non siamo andati a lavorare e, per una volta, i tricolori appesi ai balconi sono stati messi a ghermire al vento per motivi non legati ad eventi calcistici.
Sono seguiti momenti di rievocazioni (io, per esempio, ho assistito ad uno splendido spettacolo sulla venuta di Garibaldi a Prato), tra revisionismo storico o meno (ricordiamoci che le guerre di indipendenza di questo paese, sono da intendere, per alcuni versi come la conquista non autorizzata di alcuni territori), l’Italia, come paese esiste da 150 anni e, a seguito del referendum istituzionale del 1946, la forma dello stato è una repubblica!
151 anni dopo a che punto siamo arrivati? Che paese siamo? E soprattutto 150 anni dopo più 1, fatta l’Italia, gli italiani sono stati fatti?

Eppure una delle considerazioni da fare è quella proposta da Andrea Saba che paragona il sistema-Italia ad un calabrone: “il calabrone ha il corpo troppo pesante rispetto alle ali, e perciò non può volare. Così hanno sentenziato gli scienziati della NASA. Ma il calabrone non lo sa, e vola felice”.
“Nonostante i problemi quali crisi energetica, conflittualità sindacale, crisi valutaria, inflazione, instabilità politica, amministrazioni pubbliche inaffidabili, sistema bancario inefficiente, scarse dotazioni infrastrutturali, carenze nei sistemi di trasporto e di telecomunicazione, organizzazione della ricerca scientifica inadeguata ed infine corruzione ingenita e la generale collusione tra potere politico e criminalità organizzata; nonostante tutto questo l'Italia è diventata una delle otto potenze nel mondo” (A. Saba, Il modello Italiano).
Gli italiani brava gente, popolo di santi, navigatori e poeti, legati loro malgrado allo stereotipo di italiano pizza, mandolino, mamma, sono più che mai l’insieme di contrasti e differenze. Se ci pensiamo bene molte delle differenze pre-unitarie si sono mantenute. Tra dialetti ed usanze gastronomiche, tra culture politiche e visioni del mondo, l’unica caratteristica veramente italiana, veramente comune è il pluralismo.
Essere italiana per me significa appartenere ad un popolo fatto di mille paesini e paesielli, fatto di pane e olio, fatto di sole e di mare, di colline e vigneti, di cultura e sorrisi, di parole e di accenti diversi. Tra tetti di terracotta e monumenti antichi, tutte queste diversità sono raccolte da un atto fondamentale che è la nostra Costituzione, che contiene principi e valori di cui andare fieri.
Tra 150 anni e un anno riusciremo ad essere pienamente portatori e difensori di questi principi?
Ricordiamoci che il paese  Italia  “è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”, che “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” (art. 1. Costituzione). Non dimentichiamo che la nostra “Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” (art.2. Costituzione). Soprattutto teniamo bene in mente che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” (Art. 3, I comma).
Inoltre dobbiamo sapere che l’articolo 12 della nostra Costituzione asserisce che “La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni”. Appenderlo per i nostri compleanni significa ricordare la nostra storia, valori e cultura.
E ogni tanto tutto questo fa anche bene!

"Non è un paese per giovani"

Ultimamente si sente un gran parlare della crisi: c'è chi dice che sta per finire e chi sostiene che siamo solo all'inizio. È chiaro però che c'è qualcosa che non va.....

Ma come ci siamo arrivati? E sopratutto come mai, di fronte a contratti di lavoro ridicoli, disoccupazione e inoccupazione giovanile crescente, nessuno fa nulla?
Per cercare di risolvere questo rebus, come sempre, ci viene in aiuto un libro scritto in modo magistrale, con stile semplice e avvincente. Parlo del libro "Non è un paese per giovani. L'anomalia italiana: una generazione senza voce" di Alessandro Rosina.
Il libro comincia citando una riflessione di Berselli: "A lungo si è detto che con il debito pubblico stavamo ipotecando il futuro dei nostri figli. Evidentemente non bastava: noi siamo fatti così, le nuove generazioni ci piace rapinarle". 
La generazione "rapinata" è quella dei giovani, che dopo anni di sacrifici e studi si buttano sul mondo del lavoro vedendo attorno a loro una amara e triste realtà: crisi e degrado ed un "muro di gomma".
Crisi economica e degrado, perché nell'era dello spreco precedente, "tutti i settori sono pieni di gente messa dentro più o meno a caso [...]senza rapportare le assunzioni alle reali necessità e sopratutto senza differenziare gli incapaci dai capaci"......Oltre a questo, di fronte ad una crisi grossa, quando i datori di lavoro si sono trovati alle strette la scelta più facile  fatta è stata quella di scegliere "tra lavoratori con un certo tipo di tutele e altri con,  o senza altri tipi di protezioni". E dato che ormai chi era dentro, era dentro, si è deciso di far scontare tutto su chi era fuori, i giovani appunto, depredandoli di diritti e sogni.
E così cresce sempre di più il numero di coloro i quali si arrendono e smettono addirittura di cercare: l'indice NEET cresce inesorabilmente. Aumentano sempre di più, cioè,  coloro che sono nello stato di  Not in Employment, Education and Training, ovvero ragazzi che non lavorano, non studiano e non si sottopongono a una formazione professionale.


I giovani, quelli che, secondo Karl Mannheim,  dovrebbero essere "quel centro in cui nasce il nuovo" stanno zitti e fermi. Ognuno per sé,  incapaci di lottare insieme.
Perché di fronte alla precarietà ogni lotta si azzera.
E mentre Giuseppe Mazzini all'età di 26 anni fondò la Giovine Italia, la Giovane Italia di oggi resta in attesa, incapace di segnare una vera svolta e di iniziare una nuova più efficace rivoluzione sociale.
Cominciare intanto a capire come sono andate le cose è forse un primo passo per provare a cambiare. 
"Se i giovani trentenni risultano essere la prima generazione a trovarsi in prospettiva a vivere relativamente peggio dei loro padri, i ventenni hanno almeno il vantaggio di potersi preparare per tempo e a vivere in una società costruita per penalizzarli". Possono accettare tutto questo, oppure no.

Come sempre buona lettura

domenica 11 marzo 2012

L'orrido di Botri: canyon e acqua "marmata"

Visto che ormai si sta avvicinando la bella stagione, che siamo stanchi del freddo e che presto inizieremo a lamentarci del caldo, sembra quanto mai opportuno riflettere su una meta di viaggio fresca e rilassante.

Per gli amanti dell'avventura fuori porta, ma non troppo fuori porta, una gita all'Orrido di Botri è un must da non perdere. Nella Valle del Serchio, nel comune di Bagni di Lucca si trova una gola calcarea, con pareti altissime, strette e percorse da acqua limpida e freddissima.

Questo magico locus amoenus è raggiungibile da Lucca con la Statale n. 12 del Brennero, che si percorre fino a Fornoli, nei pressi di Bagni di Lucca; si devia poi verso Tereglio, imboccando la Provinciale n. 56, e seguendo le indicazioni per Ponte a Gaio-Orrido di Botri. Si arriva a Ponte a Gaio partendo da Bagni di Lucca. 

Occorrerà indossare un elmetto, avere un costume indosso, scarpe impermeabili o calzettoni di ricambio.
Si camminerà a ritroso tra bosco, fiume e rocce. Su e giù, tra scale naturali fatte di sassi scivolosi e pochi spazi terrosi all'ombra di pareti altissime e sopra di esse cielo terso e alberi verdi.
Alcuni tratti, tra le rocce strette, sono da percorre interamente nell'acqua, per questo è bene andarci d'estate, magari in una di quelle calde afose domeniche.
Vi stancherete tanto, ma vi delizierete di natura!
Portate con coi uno zainetto impermeabile e riponete con cura un pochino di cioccolata per scaldarvi.....
Ricordatevi che nella Riserva sono vietate tutte le attività che possano compromettere la salvaguardia del paesaggio, degli ambienti naturali, della fauna e della flora: in particolare, è vietato il disturbo della fauna selvatica, l'accensione di fuochi ed il campeggio, la raccolta di fiori e piante, l'asportazione di minerali e l'abbandono di rifiuti di qualsiasi genere. Durante le escursioni è vietato allontanarsi dagli itinerari autorizzati.
Prima o dopo la scarpinata è consigliabile una sosta mangereccia-panoramica al Ponte del Diavolo, altrimenti detto come il ponte di Borgo a Mozzano o della Maddalena.....

Non resta che augurarvi buon viaggio!!!!!!

E' Scabroso le Donne Studiar

Qualche volta capita che si riesca a spegnere la tv e a non indossare il pigiama prima delle 21:00.
Succede che magari una tua amica, che è attrice nell'anima, ti inviti a un suo spettacolo....e allora capita di rimanere invischiati in uno scambio di energie tra risate, musica, gesti e espressioni e passioni.
Ed è stato così che ho assistito ad un bellissimo omaggio alle donne.




Nelle sere dell'8, 9 e 10 Marzo una brava compagnia teatrale è riuscita a dar vita all'universo femminile nel suo complesso grazie ad una serie di sketch comici e momenti poetici. Sto parlando dello spettacolo teatrale "E' SCABROSO LE DONNE STUDIAR" di Marco Poli e con  Maurizio Bertocci, Giovanni degli Innocenti, Valentina Lascialfari, Veronica Natali, Ilaria Perruccio, Martina Saetta con il contributo canoro e musicale di  Veronica Gori, di Mirko Maccari alla chitarra, e di  Giovanni Pini. 

Le donne dal parrucchiere, le donne di un collettivo femminista, le donne e le poesie d'autore, le donne che fanno le faccende, le donne raccontate dagli uomini, le donne raccontate da celebri canzoni....in poche parole le donne dudu in cerca di guai......

Bravissimi tutti e grazie per le belle emozioni!!!!


Splendido messaggio

Ieri sera mi sono dilettata con un bellissimo film: Quasi Amici di Olivier NakacheEric Toledano. Con François CluzetOmar SyAnne Le NyClotilde MolletAudrey Fleurot. 
Una storia bellissima e forte.
Un ricco signore che non può muoversi, un povero ragazzo di periferia che sprizza di vita, ma non ha soldi. Il secondo inizia a lavorare per il primo, ma fin dall'inizio il rapporto non è subordinato a sole logiche lavorative.
Molte le tematiche trattate: l'handicap, la sessualità di chi vive una situazione di handicap, la povertà e i problemi di emarginazione sociale della periferia parigina.....
Due anime che diventano amiche o quasi.
Il tutto con lo sfondo delle composizioni di Ludovico Enaudi.
Insomma un film da non perdere e da comprendere!!!!

sabato 3 marzo 2012

8 Marzo: un proverbio, una festa, una storia e un consiglio.

 Se è vero che ogni mese ha i suoi proverbi e le sue feste, è vero anche che a Marzo  “la neve marzolina dura dalla sera alla mattina” e che si festeggia la festa delle donne.
Quest'anno di neve ne abbiamo avuta solo a Febbraio, ma è stato un bene, perché per una volta le mimose sono fiorite per tempo!
Come sappiamo bene l’otto Marzo è il giorno in cui le donne festeggiano il fatto di essere donne e come tributo a ciò ricevono il fiore più caratteristico di Marzo che è la mimosa.
Molto probabilmente tutte queste notizie le conoscete già, ma lo sapete come ha avuto origine questa festività?
Perché al contrario del proverbio, che nasce da una consuetudine antica quanto l’uomo, la festa della donna ha avuto origine a seguito di un avvenimento storico e sociologico particolare.
Infatti agli inizi di Marzo del 1908, alcune operaie della fabbrica tessile newyorchese Cotton, di proprietà del Signor Johnson, scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse fino a quando il proprietario bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle donne manifestanti di uscire e in seguito venne dato fuoco allo stabilimento.
Morirono 128 operaie, era l’8 marzo del 1908.
Pochi anni dopo, durante un congresso tenutosi a Copenaghen, si propose di dedicare questa giornata alle donne facendo così diventare l’8 Marzo un momento di lotta  internazionale per tutte le donne del mondo. Inizialmente esso veniva festeggiato solo negli Stati Uniti, poi si diffuse in tutto il mondo diventando un giorno in cui tutte le rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale prendevano voce. Ancora oggi in occasione di tale data vengono organizzate manifestazioni e incontri sull’argomento per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni femminili. La giornata, poi, ha assunto connotazioni più folcloristiche che politiche, ma può ancora far riflettere sul fatto che in molte parti del mondo, ancora adesso, ci sono donne la cui dignità viene calpestata, donne che non godono di nessuna considerazione dalla società in cui vivono.
Sperando che questa digressione storica sia cosa gradita, mi auguro che questo 8 Marzo sia per tutti un motivo di riflessione. Mi auguro anche che sia anche una giornata di buoni festeggiamenti nella quale tutti i mariti, figli,  fratelli, parenti vari, fidanzati e amici, si ricordino di portare alle loro rispettive mogli, madri, sorelle, parenti, fidanzate e amiche un bel ramoscello di mimosa, di quelli belli pieni però, mi raccomando!!
Nel caso in cui poi la “donna” a cui si vuole regalare la mimosa è allergica al polline, tale dono è altamente sconsigliato.  Sussistono tuttavia validi doni sostituti che vanno dai cioccolatini addobbati con mimose finte fino ad arrivare al dolce che prende il nome, appunto, di mimosa.
Scherzi a parte auguro un Felice 8 Marzo a tutte le donne, che sia dedicato all'essere uan donna consapevole del significato di questo termine!

venerdì 2 marzo 2012

Due romanzi italiani, a spasso nel tempo nel regno di Sicilia.

Oggi vi parlo di due bellissimi romanzi storici italiani.
Scritti da due diverse scrittrici. Si tratta della "Sposa Normanna" di Carla Maria Russo e "La Bambina con  Falcone" di Bianza Pizzorno.
I due libri sono molto diversi, ma sono ambientati entrambi nel Regno di Sicilia e trattano in modo diretto o indiretto la storia degli Altavilla e degli Hohestaufen.
Il primo in particolare parla della storia della madre di Federico II, figlio di Costanza D'Altavilla e di Enrico di Svezia. Il Secondo parla solo di lontano della vita di Federico II....Soprattutto narra la storia di una famiglia che vive affiliata alla sua corte.

Cominciamo dalla "Sposa Normanna":
"Suoni, odori, sapori della sua terra riaffioravano dal passato. E, insieme, brandelli di ricordi. struggenti e dolcissimi. Si rivedeva bambina, nascosta in uno degli angoli prediletti dello sterminato parco che circondava la reggia, dove crescevano selvaggi e disordinati, alberi di aranci e gelsomini, coperti di fiori bianchi dal piccole calice delicato. Lei si rifugiava tra i rami e le foglie della vegetazione e restava lì, avvolta in una fragranza così intensa che la stordiva".

Una lettura appassionata, una straordinaria ricostruzione storica, unita alla capacità di ricreare luoghi, sapori ed odori. Sembra di rivivere sulla propria pelle la storia di una donna costretta a rinunciare al suo voto per dare alla luce un nuovo grande imperatore.

Proseguiamo con "La Bambina con  Falcone" :
E' la storia della famiglia Rufo. Messer Rufo è l falconiere alla corte di Re Federico. Sua Moglie, Madonna Yvette, è una dolce dama del '200, e le figlie Rufo sono delle "piccole donne" medioevali. Costanza sogna di andare in Terrasanta e sogna gloria e onore, Melisenda vuole imparare l'arte della falconeria. Mentre le altre sorelle, piccole e dolcissime, sono ancora bambine....
Sullo sfondo le vicende di Federico II, la crociata rinviata e infine fatta, la diatriba con la Chiesa, i giochi di potere di un tempo passato. Il tutto mentre  Gengis Khan conquistava l'asia.
Un romanzo di un tempo passato,  l'Italia non esisteva, ma la sua cultura sì...Il mondo era il mediterraneo ed era molto più interculturale di quello di oggi.

"Andarono nella voliera a visitare i falchi, ma gli uccelli sbatterono le lai sul trespolo [...]
Il tempo non passava mai.
Finché verso le quattro del pomeriggio...."

"Le donne avevano sparso fasci di erba fresca per terra, per attutire il rumore dei passi, e dal pavimento saliva un profumo di fieno. Le finestre erano spalancate sulla sera estiva: nel cielo s'inseguivano stridendo le rondini e già cominciavano a tremare le prime stelle".

Come sempre
Buona lettura