lunedì 17 settembre 2007

Tra cinema e politica

In questi giorni ho visto due films umoristici-satitici made in U.S.A, uno l'ho visto al cinema e l'altro in dvd.....Si tratta dei Simpson e di L'uomo dell'anno. Due film diversi ma che hanno in comune quello di prendere in giro il sistema americano. Il primo è la trasposizione cinematografica delle gang simpsoniane che siamo abituati a vedere in TV; i soliti difetti della famiglia media americana.....le buffonate e i messaggi di sottofondo: da spider-porc all'appello sull'inquinamento. Le tirate sono tante davvero, ma non voglio svelate troppo per chi ancora non avesse visto il film. Ma la cosa + divertente è che a 'sto giro il presidente U.S.A è l'attuale governatore della california: il terminetor della politica americana insomma! Ed è buffissimo.......
L'altro film è uscito al cinema qualche tempo fà ma non ero riuscita a vederlo, sembra la trasposizione statunitense della storia di Peppe Grillo a cui, secondo me, si sono liberamente ispirati......La cosa che fa pensare è quella che ricorre ultimamente nel nostro quotidiano politico: un comico che fa politica più dei politici, e alla fine si candida. Il film ha degli svilippi particolari, perchè Tom Dobbs (interpretato dall'esilarante Robin Williams) viene eletto, ma poi non diviene presidente, non sto a dirvi il perchè.......ma la riflessione che fa alla fine è la seguente: il ruolo del buffone è quello di sorvegliare e stuzzicare il re, ma non quello di fare il re, ognuno ha il suo ruolo. In merito io penso che se il re diventa un buffone, allora anche il buffone può diventare re. Ora non è che sono per Peppe Grillo for president, ma mi rendo conto che un buffone che grida fa paura al re, e forse può fare parecchio bene, ecco tutto!

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