lunedì 6 dicembre 2010

" Ma gli Elfi non sono immortali?"

Dal Libro L'ultimo Orco


"Ma gli Elfi non sono immprtali?"  domandò qualcuno.
"Solo quando li lasciano campare" rispose Lisentrail, che sapeva sempre tutto di tutto.
"Se uno li ammazza crepano come noi".



.........."Mia Signora, ve ne prego, non negatemi né il miele del vostro sorriso, né quello che versate sui filetti di orata, perché per averne goduto, io attraverserò i cancelli del tempo e della morte, andrò dall'altra parte delle stelle e del vento, dove le parallele s'incontrano e i numeri terminano, e quando vi sarò giunto canterò le vostre lodi e ringrazierò per la mia fortuna, perché lo scambio sarà stato a mio favore. Mia signora, l'immortalità è il dono maligno che ha perduto la mia stirpe. I nostri corpi inviolabili, incorruttibili come il sasso, come il diamante, come il ghiaccio che resta intrappolato nei crepacci che il sole non riesce a scaldare e dove la primavera non arriva mai, ci hanno reso talmente fragili che siamo periti. siamo rimasti immobili, spaventati dalla vita che è per definizione  cambiamento e distruzione e, uno dopo l'altro, siamo morti. Il mio popolo è scomparso perché gli è mancato il coraggio di accettare la morte, che era l'ultimo dono tra quelli che l'universo ha fatto ai viventi. [...]
Mio unico amore, quando parlerò come il vecchio pescatore o il sole ustionerà la mia testa rimasta implume come un gabbiano neonato, veramente mi amerai di meno? Anche il tuo viso e il tuo sorriso cambiano conservando il ricordo del sole che ha bruciato la tua pelle, mentre cercavi i granchi che mangiamo insieme, è per questo che il mio amore per te non resta uguale, ma ogni giorno cresce, è per questo che la felicità della tua presenza di giorno in giorno diventa più grande e più piena di luce. Il tuo corpo porterà i segni dei nostri figli, i tuoi capelli quello del tempo che abbiamo trascorso tenendoci per mano. Da quando so che sono contati, i giorni hanno moltiplicato il loro splendore; il movimento enorme delle stelle delle maree e quello piccolo di un filo d'erba che cresce sono diventati misurabili perché ora il tempo ha un valore. Mia signora il vostro sguardo ha l'orgoglio di un volo di falchi e la tenerezza del riflesso del sole nell'acqua. La vostra testa si alza sulle spalle con la forza invincibile delle onde e la dolcezza con cui il mare si rompe sulla sabbia nelle più placide nelle sere d'estate. Il sorriso con cui vi chinate sulla vostra bambina contiene la luce stessa del sole che scalda la terra. Il sorriso che avete quando io mi chino su di voi ha il mistero della luce della luna che rimbalza lieve tra le nuvole e le onde"...............

Silvana De Mari

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