mercoledì 8 dicembre 2010

Elena, la bella.

Abbiamo già detto che, secondo una versione del mito, Elena è il frutto dell'unione tra Leda e Zeus.
La storia di Elena è diventata leggenda: la sua bellezza indusse molti uomini a contenzioso. Molti litigarono per avere la sua mano  ed altri si adoperarono per infrangere  promesse. Fra scontri e duelli, la storia di Elena è avvincente, ma anche immensamente triste, poiché la sua colpa più grande fu quella di essere la più bella. 
Sto leggendo adesso un libro capace di ricreare l'atmosfera e l'origine di questa storia parafrasando i versi dell'Iliade in prosa. Il libro in questione è La guerra di Troia di Lindsay Clarke, edito da Sonzogno. 


Riporto qui di seguito alcune frasi.

"Nella quiete di quello spazio marmoreo, tutto ciò che sentivano del boato degli eserciti mentre guardavano i due uomini combattere era un sussurro, simile al mormorio del mare. Poi,  la luce delle finestre si oscurò, le nubi si addensarono, e udirono la pioggia battere sulle tegole. In quel momento si scambiarono uno sguardo e, anche se nessuno dei due parlò, Priamo avrebbe voluto confessare di aver dato ordine che, se il figlio fosse stato ucciso in battaglia, anche a Menelao non doveva essere permesso di uscire dallo scontro in trionfo. Voleva dire alla bella, silenziosa donna seduta davanti a lui che, se entrambi i suoi mariti fossero morti, si sarebbe occupato di lei fino alla morte. Ma temeva che avrebbe reagito male alla notizia, così rimase in silenzio, ad aspettare, come Elena, di sapere quale destino la saggezza degli dei avesse scelto per loro. [...] Poi, non restò loro che guardarsi, come stranieri ostili, ciascuno consapevole del tradimento dell'altro, pure rifiutando interiormente quella realtà. "Cosa avete fatto?" chiese Elena. "Avreste voluto vederli uccisi tutti e due? Non c'è più onore a Troia?". Priamo alzò le mani, in un vano gesto che sembrava indicare che l'onore era diventato introvabile ovunque. Ed Elena si alzò dicendo: "Devo andare da mio marito", ma mentre quella parola le usciva di bocca, non sapeva bene di quale uomo stesse parlando. Il respiro le tremò in gola, mentre avvertiva la crescente certezza che non c'era più alcun rifugio sicuro".

Questa storia è al fondamento di uno dei testi primordiali della cultura occidentale, per riscoprirla e comprenderla non  è  mai troppo tardi, anche con mezzi e scritti più moderni ed accessibili.

Lisa

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