giovedì 23 febbraio 2012

I vantaggi della democrazia

I vizi e le debolezze del governo democratico si notano senza fatica, ma le sue qualità non si scoprono che poco alla volta. Quel che è certo è che le leggi della democrazia tendono al bene di più, mentre quelle dell’aristocrazia tendono a monopolizzare il potere e la ricchezza nelle mani di pochi. Per contro, l’aristocrazia è infinitamente più abile nella scienza della legislazione; più avveduta e sapiente, essa conosce l’arte di far convergere contemporaneamente e verso lo stesso obiettivo la forza collettiva di tutte le sue leggi. […]

Il reale vantaggio della democrazia non è, come dicono di favorire la prosperità di tutti, ma di servire il benessere del più grande numero. […] il dispotismo spesso si presenta come il riparatore di tutti i mali, l’appoggio del buon diritto dopo, il sostegno degli oppressi e il fondatore dell’ordine: nel seno della momentanea prosperità che esso fa nascere, i popoli si addormentano per risvegliarsi e poi i miserabili la libertà, per contro, nasce d’ordinario in mezzo alle tempeste, si consolida faticosamente tra le discordie civili e solo quando è divenuta antica lascia conoscere i suoi pregi. […]


La libertà democratica non conduce le sue imprese con la stessa perfezione del dispotismo intelligente; spesso, anzi le tralascia prima di averne tratto i frutti. Ma a lungo andare, essa produce risultati maggiori; fa tutte le cose meno bene, ma ne fa di più. La democrazia non offre al popolo il governo più amabile, ma fa ciò è il più abile dei governi e spesso incapace di fare;  essa diffonde in tutta la compagine sociale un’attività inquieta, una forza sovrabbondante, una energia capace di suscitare prodigi.

(A.DE TOCQUIVILLE, La democrazia in America, Cappelli, Bologna, 1971)

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